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PNRR, i numeri reali aldilà della propaganda del GrilloVerse

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 I grillini non perdono occasione di decantare i 209 miliardi del PNRR ottenuto da  Re Giuseppe Conte I, ma... Dei 209 miliardi ben 140 sono in prestito, seppur agevolato ma a creditore privilegiato, a fondo perduto restano 69 miliardi che sottraendo il nostro contributo al bilancio europeo di 20 miliardi, restano 49 miliardi che spalmati in 7 anni, sono solo 7 miliardi l'anno, lo 0.4% del PIL e lo 0.8% della spesa pubblica. Quindi per 7 miliardi netti l'anno, abbiamo sacrificato cio che resta della nostra sovranità legandoci mani e piedi per i prossimi 30 anni. Non un bell'affare visto l'elenco di riforme e vincoli di bilancio e di spesa degli stessi fondi. Basti pensare che alla Sanità, focus della pandemia, sono destinati appena 15 miliardi su 209 mentre alle ecoballe e alle digitalazzate oltre 70 miliardi cadauno. Quindi cos'hanno da vantarsi i grillosi? Dopo aver speso male 270 miliardi e buttato all'aria la clamorosa occasione unica e rara della sospension...

Avanzo primario. Dal 1992, una storia NON virtuosa tutta italiana

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  Quindi anni di grillismo militante hanno inculcato l'idea dello Stato sprecone, ma non è assolutamente così, anzi l'Italia al netto della Spada di Damocle degli interessi sul debito pubblico è un Paese virtuoso. Lo Stato Italiano non spende dal 1992, infatti la politica promette riforme a costo zero, la destra col rimpatrio degli immigrati, la sinistra coi diritti LGBT. Non è vero altresì che Conte è l'unico ad aver dato soldi, visto che il saldo netto di Conte in 3 anni è di appena 96 miliardi in 3 anni, ovvero avanzo primario di 30 nel 2019, deficit primario di 96 nel 2020 (grazie alla pandemia) e 18 miliardi nel 2021. Anzi il deficit/PIL dell'1.6% del 2019 è il più basso della Seconda Repubblica dopo Prodi e Monti. Tutto normale visto che lo stesso programma dei 5 Stelle del 2018 prevedeva la riduzione del Debito/PIL di 4 punti l'anno per 10 anni, e che una grillina candidadata al Consiglio Regionale calabrese tale Cilauro Carmela affermava l'esigenza di eq...

Il vero pericolo è il pareggio di bilancio, altro che fascismo

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 Nel 2011 con l'ascesa di Mario Monti, fortemente voluto dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dai mercati, dal Sole 24 Ore (fate presto ndr), da Confindustria, da UE, si avviò il processo verso il pareggio di bilancio con la ratifica del MES, del patto di stabilità e infine l'inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione. Nessuna forza politica, esclusa qualche nicchia antisistema, compreso il finto rivoluzionario Movimento 5 Stelle ne ha parlato. A dire il vero ne ha parlato una minoranza della Lega (Borghi, Bagnai, Rinaldi). In parole povere significa una riduzione della spesa pubblica, e porterebbe a un avanzo primario monstre di 60 miliardi. Il pareggio di bilancio verrà raggiunto gradualmente: Nel 2018 2.4% Nel 2019 2% Nel 2020 1,6% (previsto poi sappiamo cosa è successo) Nel 2024 quando tornerà dovrebbe scalare all'1,2% del PIL ovvero 20 miliardi e porterebbe un avanzoprimario di 40 miliardi. Piuttosto che inseguire lo spettro del fas...

Narrazione Mainstream Vs Verità. La top 5 delle minchiate che vi dicono in TV, i professionisti dell'informazione.

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Bufala 1.Abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità. Falso in realtà abbiamo accomulato un avanzo primario di 865 miliardi dal 1992 ad oggi. Bufala 2. Il fardello del debito pubblico. Il debito pubblico privato, ma oggi un terzo dei creditori sono speculatori, inoltre a seguito del divorzio BdI-Tesoro sono esplosi gli interessi che hanno inciso sul nostro debito pubblico. Bufala 3. Lo spread che aumenta i mutui e fa fallire lo Stato. I mutui dipendono da Euribor (variabile) Eurirs (fisso) lo spread incide sulla spesa per interessi e sulla spesa pubblica 100 pb = 7 miliardi, mentre il deafult avviene con l'alto debito pubblico estero ad oggi 800 miliardi pari al PIL. Bufala 4. La liretta, svalutazione e inflazione, Premesso che inflazione e svalutazione non sono interconnessi, l'inflazione non è di per se un male poichè presume un aumento dei consumi e la diminuzione della disoccupazione, mentre la svalutazione dipende dalla bilancia commerciale ed aiuterebbe le esportazioni. N...

Recovery Fund, MES e SURE. In una sola parola: EuroTruffa!

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La famosa pioggia di miliardi con cui affogagavano i sovranisti non tiene conto del netto. Eppure è un concetto che si impara in quarta elementare Vediamo in dettaglio i famosi 172 miliardoni del Recovery Fund e gli altri aiutoni di Santa Madre usuraia UE: Recovery Fund Fondo perduto: 73 miliardi Prestiti: 80 miliardi Quota 96 miliardi (fondo perduto 46, fondo prestiti 50) Risultato netto 26 miliardi in 5 anni di fondo perduto, 30 di prestiti MES 36 miliardi per la Sanità dopo averne tagliati 37 per il Fiscal Compact (2012 - Monti) Dopo un contributo netto di 60 miliardi (Bilancio UE dal 92) E 14 di MES (dal 2012) E ben 965 miliardi di avanzo primario dal 1992 SURE Diamo 10 per ricevere 5 miliardi Fonti Ameco, FMI, World Bank, Finanza In Chiaro Grafico 1 l'avanzo primario medio dal 1992 ad oggi, in rapporto al PIL, siamo primi! Che soddisfazione! Grafico 2 Spesa sanitaria italiana Grafico 3 La ripartizione dei fondi e i contributi